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Con l'anno 1910, che dà il via alla genesi del Futurismo, si inaugura un decennio "cruciale" per la nascita dell'arte moderna italiana. Altre tendenze pittoriche giovanili, caratterizzate da una reazione più moderata nei confronti della tradizione e da un'apertura alle avanguardie europee, trovano espressione nei movimenti secessionisti che percorrono la nazione da Venezia a Roma. La Grande Guerra sancisce la fine dell'iconoclastia futurista e l'inizio del processo di ricomposizione delle forme, recuperate alle fonti della tradizione classica mediterranea e italiana. Attraverso i primitivismi di indirizzo sia popolare che colto, e le successive poetiche postbelliche della Metafisica e dei Valori Plastici, la nostra pittura riscopre i principi compositivi di sintesi e di costruzione, in sintonia con il clima europeo del Ritorno all'ordine che avrebbe segnato le sorti del Novecento Italiano dopo il 1920.